Fra i regali più pregiati che potrete farvi, quando venite in visita nella nostra splendida regione, c'è sicuramente quello di acquistare una bottiglia di olio d'oliva da riportare a casa.
Ogni volta che condirete una pietanza, a distanza di mesi, riuscirete ancora a sentire
il profumo intenso delle nostre colline. Potrete, chiudendo gli occhi, rivedere i colori densi, fra l'ocra delle colline che ingialliscono in autunno e l'azzurro limpido del cielo, fra le nostre tipiche strade di campagna.
Sarete di nuovo in Toscana, insomma: camminando lentamente nei borghi suggestivi dell'entroterra, col rintocco delle campane nelle piazze principali, i bambini che ancora giocano indisturbati davanti alla porta (o per meglio dire, l'uscio) di casa.
Ed è proprio questo, infatti, quell'impagabile valore che offrono i nostri prodotti eno-gastronomici: non solo la squisitezza al gusto, ma anche l'insieme di memorie, di patrimonio che custodiscano.
L'olio d'oliva toscano deve essere, anzitutto, prodotto con olive raccolte direttamente sul nostro territorio.
Lo si individua e riconosce grazie a tre elementi fondamentali: il colore ed il sapore.
Per quanto riguarda il primo – che può variare dal verde più denso al giallo paglierino, a seconda della zona di provenienza e della maturazione delle olive – dovete sapere che più si tratta di un olio scuro più significa che sarà stato prodotto con olive mature e che il suo gusto sarà mediamente fruttato.
Riguardo all'odore, che non deve mai essere troppo acre ma nemmeno inconsistente – si possono rintracciare sentori fruttati di mandorla e mela o spunti naturali come quello di erba tagliata.
Il sapore è sicuramente ciò che contraddistingue maggiormente un olio toscano: se è piccantino e frizzante, significherà che è un olio giovane.
Un sapore pieno e una persistente (con retrogusto) particolarmente accentuata saranno gli attributi più significativi di un prodotto tipicamente regionale, di cui potete andare certi.
Infine, l'olio extravergine di oliva deve avere un’acidità mai superiore allo 0,8% (i parametri sono regolati da normative europee ben precise).
Esistono anche varianti IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione di Origine Protetta), basati su specifiche aree regionali di provenienza e con elevati standard qualitativi.
Fra gli IGP, solo per citarne alcuni, ricordiamo quelli di Colline Lucchesi, Seggiano, Colline di Firenze e Montalbano mentre i DOP sono due e cioè: olio extravergine di oliva del Chianti Classico ed olio extravergine di oliva delle Terre di Siena.
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